In questa intervista incontriamo una voce autentica e sensibile, capace di raccontare il proprio percorso con sincerità e leggerezza.
Sara Ruocco, tra viaggi interiori e spostamenti fisici, yoga scoperto per caso (o forse no), momenti buffi durante una lezione e riflessioni profonde sulla vita, emerge il ritratto di una persona che cerca — e crea — spazio per sé in ogni respiro, movimento, risata.
Ci parla di piccole routine piene di cura, della libertà di dimenticare tutto e ridere insieme ai propri allievi, di un amore per il presente che nasce proprio dall’aver imparato a non avere tutte le risposte.
Con grazia e semplicità, ci invita a praticare lo yoga come si vive la vita: senza giudizio, lasciandoci sorprendere.
Questa è una storia fatta di passi leggeri, scelte coraggiose e granita al limone.
Una storia in cui ogni momento, anche il più inaspettato, può essere un piccolo atto di libertà.
Hai mai iniziato qualcosa con scetticismo e poi te ne sei innamorata?
Sì: l’inizio degli studi, una vita in viaggio e, in parte, anche lo yoga.
Qual è stato il tuo primo incontro con lo yoga?
La pratica dello yoga è entrata a far parte della mia vita in un periodo in cui non potevo essere me stessa al 100%.
Nel 2021 vivevo in un luogo che non mi apparteneva e lavoravo perché dovevo.
Ho iniziato a praticare seguendo video online e, durante quei 45 minuti di movimento, respiro e presenza, percepivo positività e un senso di accoglienza verso me stessa e il mondo circostante.
Un mantra o una frase che ti accompagna sempre
“Vivi ogni momento come se fosse l’ultimo.”
Descrivi la tua pratica in una parola
Leggera!
Qual è stata l’esperienza più divertente che ti è successa durante una lezione?
Una scena molto divertente — ma anche carica di tensione — è stata quando ho dimenticato completamente le asana, i movimenti e le parole da usare.
Tutti mi guardavano… e all’improvviso sono scoppiata a ridere senza sosta.
Gli studenti mi hanno guardato sorpresi… e poi mi hanno seguito.
Alla fine, abbiamo riso tutti insieme.
Se dovessi descrivere lo yoga a un extraterrestre, cosa gli diresti?
Lo yoga è una pratica intima e personale,
in cui tutto ciò che hai dentro esce fuori, senza giudizi.
È un momento in cui puoi essere te stesso,
riscoprendo la potenza del corpo e della mente, uniti.
Se dovessi creare uno stile di yoga tutto tuo, che nome gli daresti?
Feeling Free Yoga.
Che belva ti senti?
Una formica.
Se potessi scegliere solo una spiaggia della Costiera per rilassarti dopo una lezione, quale sarebbe?
La spiaggia di Castiglione.
Limoncello o granita al limone?
Granita al limone.
Se dovessi spiegare Praiano a qualcuno che non c’è mai stato, quale parola useresti?
Non ci ho passato abbastanza tempo per conoscerla a fondo,
ma direi intima.
Un luogo che, se non lo conosci, non ci passi per caso.
Qual è il profumo che per te rappresenta l’estate in Costiera?
L’odore della protezione solare dei turisti.
Se fossi una pizza, quale saresti?
Ortolana senza peperoni, senza mozzarella, ma con crocché (vegano).
Tre parole per descrivere il Festival Namasté
Unione, forza, scoperta.
Invita chi ci legge a partecipare a Namasté Praiano
Se cerchi un luogo in cui scoprire te stesso
e andare oltre ciò che pensi di sapere, partecipa a Namasté.
Un luogo di connessione, libero da giudizi.
Qual è la canzone che ascolti in loop ultimamente?
Mujer del Sol – GABA.
Hai un rituale del mattino o della sera che non salteresti mai?
Al mattino mi sveglio presto con la luce naturale, coccolo Tito e Bri (cane e gatto di famiglia) e vado a sgranchirmi le gambe in montagna.
La sera leggo almeno 10 pagine di un libro e, ovviamente, skincare!
Film preferito da guardare quando hai bisogno di ispirazione?
Il Re Leone.
Credi nell’oroscopo?
A volte.
Se potessi portare in vita un personaggio famoso, chi sceglieresti?
Frida Kahlo.
Quali sono le tre cose che porteresti su un’isola deserta?
Un libro, una penna e un coltellino.
Il tuo guilty pleasure a tavola?
Patatine fritte con la buccia.
Un libro che ti ha cambiato la vita?
Divorare il cielo – Paolo Giordano.
Cosa diresti alla te di 10 anni fa?
“Stai tranquilla.
Non cercare costantemente un obiettivo, delle risposte, un posto giusto.
Lasciati andare alla corrente… tutto andrà bene.”
Se avessi una macchina del tempo, torneresti nel passato o andresti nel futuro?
Tornerei nel passato,
per rivivere alcuni momenti e risentire certi odori e sapori.
Se la tua vita fosse una colonna sonora, quale sarebbe la canzone principale?
The Cure – Just Like Heaven.
Qual è stata la tua più grande “epic fail” in viaggio?
Pensare di poter avere sempre ogni indicazione sul cellulare…
e poi rimanere senza connessione.
Colore preferito?
Marrone e tutte le sue sfumature.
Una superstizione o credenza che trovi divertente o curiosa?
Da scoprire…
Qual è il cibo più strano che hai mai assaggiato?
Un’albicocca messicana molto piccola e super pastosa.
Non raccomandabile.
Se potessi vivere per un giorno la vita di un altro, chi sceglieresti?
Lady Oscar.
Qual è la cosa più folle che hai mai fatto per seguire il cuore?
Trasferirmi in un altro continente.
Hai mai ricevuto un consiglio così assurdo che si è rivelato geniale?
No, non credo.
Se potessi svegliarti domani con una nuova abilità, quale sceglieresti?
Volare, per raggiungere luoghi e persone senza fatica,
indipendentemente dai mezzi di trasporto.