Leggerezza, ironia e una profonda connessione con la vita scorrono tra le parole di questa chiacchierata con Marzia, una delle insegnanti di questa V edizione di Namasté.
Tra profumi d’estate, musica da ascoltare in loop e riflessioni fuori dagli schemi, emerge una visione dello yoga che va oltre la pratica: è un modo di vivere, di respirare e di godersi il presente. Un viaggio tra autenticità, sogni e piccole magie quotidiane.
Descrivi la tua pratica in una parola
Posso usarne due? Frizzante e balsamica (come le Ricola!)
Un mantra o una frase che ti accompagna sempre?
Una cosa alla volta.
Se dovessi creare uno stile di yoga tutto tuo, che nome gli daresti?
“Yoga per chi non ha voglia di praticare yoga.”
Se dovessi spiegare Praiano a qualcuno che non c’è mai stato, quale parola useresti?
Praiano è semplicemente è un borgo baciato dal sole, che si specchia nel Golfo delle Sirene.
What else?
Qual è il profumo che per te rappresenta l’estate in Costiera?
Gli alberi di fico, il finocchietto, la salsedine. Una poesia.
Tre parole per descrivere il Festival Namasté
Bellezza, leggerezza, possibilità.
Invita chi ci legge a partecipare a Namasté Praiano
Trovate il tempo per vivere qualcosa che potrebbe farvi stare meglio, in un luogo con un’energia pazzesca.
Qual è la canzone che ascolti in loop ultimamente?
Sono in un momento elettronico, ma spazio moltissimo.
Credi nell’oroscopo?
Quando si nasce col Sole in Pesci, è abbastanza scontato.
“Che belva ti senti?”
Ero una dea e vivevo nell’antico Egitto…
Scherzo!
Un po’ leonessa, un po’ sirena.
Se potessi portare in vita un personaggio famoso, chi sceglieresti?
Amy Winehouse.
Cosa diresti alla te di 10 anni fa?
Trasferisciti al mare.
Colore preferito?
Blu!
Una superstizione o credenza che trovi divertente o curiosa?
Non dire cose che non vuoi che accadano:
le parole sono importanti!
Se potessi svegliarti domani con una nuova abilità, quale sceglieresti?
Vorrei essere una ballerina volante!