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Francesca, la quinta Tartaruga Ninja

“Che belva ti senti?”
“La blatta pare troppo.”
In questa fase della vita? Una tartaruga. Ninja.

E già da qui, capisci che non è un’intervista come le altre. È un viaggio, una danza tra ironia e profondità, tra corpo e spirito. Un racconto che profuma di limone, vibra come una nota di Mozart e si muove con la lentezza potente di chi ha scelto la presenza come stile di vita.

Tra parole che sanno di mare e risate che sfiorano le stelle, questa chiacchierata con Francesca Zannelli ci accompagna nella dimensione più autentica del Festival Namasté di Praiano: un luogo dove si stacca il pilota automatico, si spegne il cellulare, e si lascia che siano il cuore e il respiro a guidare il passo.

Invita chi ci legge a partecipare a Namasté Praiano

Stacca il pilota automatico, spegni il cellulare, ascolta il richiamo dell’onda e alza le tue vibrazioni.
Partecipa al Festival Namasté di Praiano, un’esperienza unica in un’atmosfera da sogno, dove il tuo corpo e la tua mente troveranno il riposo e la serenità che meritano.


Hai mai iniziato qualcosa con scetticismo e poi te ne sei innamorata?

Lo Shiatsu.


Qual è stato il tuo primo incontro con lo yoga?

Ho avuto la fortuna di scoprire lo yoga quando avevo solo 11 anni, grazie a un progetto scolastico che introduceva nuove discipline.
Anche se all’epoca non capivo completamente cosa stessimo facendo, sentivo subito che quei movimenti e quel respiro mi facevano stare bene.

A 22 anni ho iniziato a praticare lo yoga Kundalini, poi l’Hatha, ho esplorato Ashtanga e Vinyasa, e infine sono tornata all’Hatha yoga, che oggi mi è più congeniale.


Descrivi la tua pratica in una parola

Presenza.


Se dovessi creare uno stile di yoga tutto tuo, che nome gli daresti?

Yoshime vale?


Se dovessi spiegare Praiano a qualcuno che non c’è mai stato, quale parola useresti?

Incanto.


Qual è il profumo che per te rappresenta l’estate in Costiera?

Limone.


Se fossi una pizza, quale saresti?

Pizza bianca con:

  • fiordilatte di Agerola,

  • noci di Sorrento,

  • una grattugiata di provolone del Monaco,

  • zest di limone (ovviamente di Amalfi),

  • menta fresca.


Tre parole per descrivere il Festival Namasté

Risveglio dei sensi.


Se potessi portare in vita un personaggio famoso, chi sceglieresti?

Mozart.
Sarei curiosa di sentire che musica creerebbe oggi col suo genio esoterico.


Quali sono le tre cose che porteresti su un’isola deserta?

  • Un pianoforte

  • Un telescopio potentissimo

  • Una radio ad energia solare


Il tuo guilty pleasure a tavola?

Un buon bicchiere di vino rosso.


Qual è il cibo più strano che hai mai assaggiato?

Il coccodrillo (poverino, oggi non lo rifarei).


Se potessi vivere per un giorno la vita di un altro, chi sceglieresti?

Salvador Dalí – per sperimentare il mondo attraverso la sua mente surreale e scoprire com’era vivere ogni giorno come un’opera d’arte.


Se potessi svegliarti domani con una nuova abilità, quale sceglieresti?

Parlare tutte le lingue e i dialetti del mondo.

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